Di ritorno dalla mia seconda esperienza in un corso di meditazione Vipassana, ho deciso di scrivere un breve articolo per sfatare falsi miti e credenze che circondano questa tecnica di meditazione millenaria. Lo scopo non è quindi quello di informarvi sulla tecnica, spiegarne i dettagli, la filosofia che ha alle spalle, per questo potete consultare il sito dell’associazione italiana dove troverete informazioni esaustive.
È importante però fare un paio di precisazioni. Vipassana è una esperienza unica e molto faticosa a livello fisico e soprattutto mentale. Non va affrontata in modo leggero, non si tratta di un’allegra passeggiata tra campi in fiore bevendo acque benefiche e cantando inni a questa o quella divinità. Assolutamente no. Si va a scavare nella profondità della persona e se si fa un buon lavoro, si finisce con aprire porte che sembravano barricate, dietro le quali si possono nascondere inquetanti spettri del passato. Ma non spaventatevi! Tutti noi abbiamo scheletri nascosti, grandi o piccoli, lontani nel tempo o vicini e questi potranno essere rievocati dalla vostra mente ma nulla più.
Ma passiamo ai falsi miti, alle stupidaggini e mistificazioni che circondano questa tecnica.
1 – Entrerete a far parte di una setta
WRONG! Il corso è gratis, non si paga nulla, si mangia e si dorme “a scrocco” e qui parte la conseguente prima grande stupidaggine «non è possibile che sia gratis, ci deve essere qualcosa di losco dietro!» Invece no, non ci sono sacrifici umani, tanto meno altari, preghiere o codici segreti, né si riempiono di denaro le tasche di guru improbabili. La partecipazione è gratuita, perchè si vuole dare a tutti la possibilità di imparare la tecnica e la fondazione si mantiene attraverso le donazioni fatte da coloro che hanno partecipato al corso, ne hanno trovato giovamento ed hanno avuto voglia di donare e fare in modo che altri potessero imparare la tecnica. That’s it! Nessun segreto.
2 – Diventerete buddisti
WRONG! La filosofia che sta alla base di questa tecnica deriva dagli insegnamenti del Buddha ma non dovete cambiare religione, se volete continuare a pregare il vostro Dio potrete continuare a farlo, potete continuare a tenere appeso il crocifisso o leggere il Corano. Si tratta semplicemente di imparare una tecnica, come fare un corso di cucina Tailandese: quando si torna a casa si può continuare a cucinare tagliatelle al ragù e spaghetti alla carbonara, semplicemente avrete imparato qualcosa di nuovo da utilizzare quando ne avrete voglia o bisogno.
3 – Dieci giorni di completo silenzio
Questo è vero, si passano dieci giorni lontani dal mondo, immersi nella natura ed in completo silenzio, senza poter parlare con il proprio vicino di cuscinetto meditativo. Cosa ci sarebbe di male!? Tutto il giorno, tutti i giorni della vostra vita a parlare, riempire il vuoto con conversazioni spesso inutili. È un’esperienza nuova e all’inizio vi sentirete un po’ a disagio, ma vi assicuro che la concentrazione e l’acutezza mentale che ne trarrete vi stupirà. La ragione poi è semplice: il corso è impegnativo e mette alla prova la resistenza delle persone, se ci fosse la possibilità di parlare da un lato si inquinerebbe il livello di introspezione e dall’altro si rischierebbe di farsi influenzare dal giudizio altrui. «Osservate il vostro respiro» vi viene detto alla prima meditazione. Un’ora intera seduto come un fachiro ad osservare il respiro. Probabilmente la vostra mente, poco abituata a rispondere a questi semplici comandi, vi permetterebbe all’incirca 38 secondi di “osservazione” – per poi dividersi tra dolori di schiena, fitte al ginocchio e viaggi sempre meno terrestri – ma altrettanto probabilmente, finita la meditazione uscireste dalla sala, vi guardereste con il vostro vicino e «questi sono pazzi, meglio che ce ne andiamo!». Avreste perso un’occasione importante per uscire dai vostri schemi mentali e provare a far funzionare la mente su un binario nuovo.
4 – Levatacce mattutine, orari incalzanti, niente distrazioni (TV, computer, cellulare) ne contatto con l’esterno.
Ve l’ho detto subito, è un lavoraccio scavare nel proprio io ma se avete deciso di farlo, tanto vale rimboccarsi le maniche. Ci si alza presto, si va a letto presto. Non si fa nulla tutto il giorno tranne meditare e riposarsi. All’inizio meditare vi sembrerà nulla quindi si farà nulla e si riposerà. Ma di cosa riposarsi se non si fa nulla?!? Ve ne accorgerete gradualmente. E poi le nostre abitudini, il cellulare che suona, Twitter, i messaggi su Facebook. Niente. Silenzio. «Ma neanche un libro con il quale distrarsi magari che ne so Siddharta giusto per rimanere in tema!?!» No, nulla, è un corso di meditazione questo, ci si viene per imparare a meditare, distogliere la mente dal rumore che ci circonda, imparare a sintonizzarla su altre frequenze per trarne giovamento. Se cercate distrazioni vi consiglio di iscrivervi ad un corso di cucito, magari nei ritagli…
5 – La “segregazione sessuale” è un giochino erotico
WRONG! Come potete ben capire dovendo cercare di “introspettare” meglio stare lontano da fonti di distrazioni e magari anche dallo svuotamento di importanti riserve di energie. La “segregazione sessuale” ovvero la separazione di uomini e donne durante il corso, viene fatta nella speranza di facilitarvi il compito. Poi non vi preoccupate, durante le ore di meditazione, pur di non meditare, con la mente viaggerete in lungo ed in largo sul binario sessuale fino a ricordare magari il vostro primo adolescente bacio. Meglio meditare a volte!
6 – Soffrirete la fame e mangerete erbe ed intrugli strani
Si mangia vegetariano, strettamente vegetariano quindi né uova né pesce ed i menù sono studiati in base alla carica di lavoro del giorno ed alle esperienze passate. Si fa colazione alle 7, pranzo alle 11 poi un frutto ed un tè a merenda. Solo?!??!? Cosa credete di aver bisogno per starvene seduti su un cuscino tutto il giorno a guardarvi il naso?!?! Si mangia poco perchè il corpo è poco impegnato. Certo, se siete abituati ad ingozzarsi sei pasti al giorno da cinquemila calorie l’uno, sicuramente non sarà facile per voi ma…la colpa non è mica del corso!
Conclusioni e vantaggi (semi seri)
Detox – Non si partecipa ad un corso di Vipassana per disintossicarsi dal mondo, dal rumore, dalle persone, dal cibo, dal cellulare, da Twitter o dalle sostanze alle quali si è assuefatti (es: tabacco. Ah, non ve l’ho detto, ma evidentemente non si può fumare) ma è evidente che questo detox costituisca un vantaggio parallelo importante. Alla fine dei dieci giorni, se sarete stati in grado di rimanere fino alla fine, vi renderete conto di come il vostro corpo, non soltanto la vostra mente, sia pulito. Un primo passo verso una pulizia che potrete cercare di mantenere anche nella vita reale.
Omaccioni & Fiorellini – Durante l’esperienza Vipassana si impara a stare senza far nulla. Sembra facile ma non lo è affatto! Per questo i momenti di pausa, le passeggiate tra la natura, le albe ed i tramonti si trasformano in momenti mistici capaci di catturare l’attenzione del più burbero dei partecipanti. Un fiorellino sul prato coperto dalla rugiada mattutina si apre ai caldi raggi del sole, Oh estasi della creazione! Oh Natura in fermento! L’omaccione tutto muscoli in una tutina striminzita si abbassa per contemplare la scena rapito. E che dire poi dell’esperienza del “bucato a mano”! Dieci giorni di corso e dieci paia di mutande in valigia ma via di sapone, risciacquo, appendino e perfetto piegamento. Scommetto che mamme, mogli e fidanzate di turno pagherebbero per poter sbirciare anche solo qualche minuto dal buco della serratura!
Come avrete capito il mio giudizio è positivo, credo che sia un’esperienza valida per tutti a prescindere dalla ragione che può spingervi a farla. Io partecipai per curiosità anni fa, dopo aver letto Tiziano Terzani descrivere la sua esperienza Vipassana e dopo aver visitato la terra natale di questa tecnica, la Birmania, ed averne visto i risultati negli occhi amorevoli della gente del posto. Ma questo è tema per un altro post, se siete stati incuriositi, informatevi e partecipate poi fatemi sapere le vostre impressioni. Se avete altre strane idee per la testa, o dubbi che volete chiarire, lasciate un messaggio e proveremo a discuterne insieme.